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Finiti test primo vaccino malaria, possibile arrivo 2014

Dopo quasi 30 anni di lavoro, potrebbe arrivare sul mercato l’anno prossimo il primo vaccino contro la malaria. La multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline (Gsk), forte dei dati delle ultime fasi di sperimentazione, ha infatti intenzione di sottoporlo alla procedura regolatoria dell’European medicine agency (Ema) per ricevere l’autorizzazione all’immissione in commercio nel 2014.

Gli ultimi risultati della sperimentazione, la piu’ vasta condotta in Africa e che ha coinvolto 15.500 bambini in sette Paesi e 11 centri di ricerca, sono stati presentati ad un convegno medico a Durban, in Sudafrica. Il vaccino, come riferisce l’azienda, dopo 18 mesi di follow-up avrebbe quasi dimezzato i casi di malaria nei bambini, e di un quarto negli infanti.

La Gsk ha sviluppato il vaccino, lavorando insieme all’ente no profit PATH Malaria Vaccine Initiative (Mvi), e beneficiando di una donazione di oltre 200 milioni di dollari dalla Bill and Melinda Gates Foundation.

L’Oms ha fatto sapere che potrebbe raccomandarlo nel 2015, in caso di un parere favorevole dell’Ema. Il vaccino stimola il sistema immunitario a difendersi dal parassita responsabile della malaria, il P. falciparum, quando entra nel flusso sanguigno o infetta le cellule del fegato. E’ progettato per evitare che il parassita infetti, cresca e si moltiplichi nel fegato. Nella fase III della sperimentazione, il vaccino e’ stato somministrato in tre dosi.
Le speranze di un vaccino contro questa malattia sembravano essere svanite l’anno scorso, quando i risultati dell’ultima fase della sperimentazione su 6.537 bambini tra le 6 e 12 settimane erano stati modesti: i casi di malaria, infatti, si erano solo ridotti del 30%. Complessivamente la sua efficacia cala nel tempo. I risultati dopo un anno di follow-up della fase tre della sperimentazione hanno mostrato che era del 56% contro la malaria clinica e del 47% contro quella grave nei bambini di 5-17 mesi e del 31% e 37% rispettivamente in quelli di 6-12 settimane. Nonostante tali risultati, secondo PATH, il vaccino potrebbe essere un utile strumento insieme a zanzariere, insetticidi e farmaci antimalarici. Se approvato, l’azienda ha promesso che vendera’ il vaccino a prezzo di costo piu’ un margine del 5%, che potrebbe essere reinvestito in ricerca sulla malaria. ”Anche se abbiamo riscontrato un calo nel tempo dell’efficacia – commenta l’azienda – il numero di bambini colpiti da questa malattia che il vaccino puo’ aiutare ad evitare e’ impressionante. Questi dati ci spingono a chiedere l’autorizzazione regolatoria”.